Nel Segno del Giglio a Colorno (Parma) Parco della Reggia .![]() |
Nel segno del Giglio edizione d'autunno
A Colorno, questo autunno va di moda il "Rustico bello": poco lavoro, poche esigenze, lunga vita e bell'effetto Elisa Campari e Isabella Gemignani, le patronesse de "Nel segno del Giglio" non hanno dubbi: per la loro mostra mercato d'autunno (Reggia e Parco di Colorno, nel parmense, il 13 e 14 ottobre) punteranno sul "Rustico bello". Secondo loro, sentiti esperti e vivaisti non solo italiani, questa sarà la tendenza del giardinaggio domestico per i prossimi anni: piante a costo molto contenuto, che abbiano una grande rusticità e che ripaghino le poche cure con fioriture magnifiche. Ecco allora le tappezzanti pronte ad occupare gradevolmente spazi dov'è difficile passare con il rasaerba o in zone "difficili". L'attenzione convergerà su specie molto rustiche, che anno dopo anno si estendano e infittiscano senza chiedere quasi nulla a chi ad esse si affida. Tra le preferite, la Saponaria e le Coronille, adatte sia ai terreni di pianura che a quelli collinari, così come il timo serpillo. Molti sono i fans delle saxifraghe che hanno però qualche esigenza in più: temono infatti il gran secco e il caldo torrido, cosa di cui è d'uopo tener cinto. Meglio l'iperico o Erba di San Giovanni, dai bellissimi fiorellini gialli e dalle portentose, pare, virtù medicinali. Queste piante si rinforzeranno di anno in anno, sono molto rustiche, che non necessitano di molte cure. Interessanti sono il thymus serpillum e la coronilla varia, che solitamente si sviluppano in qualsiasi terreno, soprattutto nel giardino roccioso, producendo in primavera moltissimi fiorellini. Molto indicati come piante tappezzanti anche le gypsophilae e l'alisso, anch'esso a fiori gialli. L'autunno è anche il momento per scegliere e mettere a dimora le bulbose. Molti espositori propendono per specie e varietà che tendono ad inselvatichire e che vengono quindi piantate e poi lasciate per anni in sito, ampliandosi e donando ad ogni primavera quantità sempre maggiori di fiori. Cresce il numero di pollici verdi che "colleziona" macchie di tulipani, giacinti, irois, crochi, colcichi. Le fioriture che si ottengono sono ricchissime, anche se talune specie perdono la corposità dell'infiorescenza propria della pianta quando viene messa a dimora da sola. Per contro prati e bordure straripano di corolle e colori, e profumi, visto che molte di queste specie offrono anche sentori ben noti all'antica arte della profumeria. Meravigliose macchie colorate si ottengono anche da colonie di anemoni, chionodoxe, fritillarie, convallarie, muscari e triteleie. Ma sono davvero molti i bulbi, consigliano gli esperti, che danno il meglio di se se messi a dimora d'autunno: hemerocallis, eranthis cilicica, scilla siberica, ixia, leucojum, scilla siberica. Tra i piccoli cespugli, le eriche, l'acanto l'euphorbia robbiae, la gaultheria, la pulmonaria, la veronica. Queste e molte altre proposte saranno a Colorno, nell'Autunno del Giglio, presentate dai più importanti vivaisti italiani. Qui sarà possibile confrontare prima di comprare, rivolgendosi anche agli esperti per non commettere gli errori di sempre: consociazioni sbagliate o sbilanciate, eccessi quantitativi nella messa a dimora, concimazioni fuori luogo e addirittura dannose. Per creare giardini e spazi da godere più che da servire, perché l'andare in giardino resti un piacere e non divenga un incubo. L'edizione autunnale di Nel segno del Giglio, promossa come quella primaverile dalla Provincia di Parma e dal Comune di Colorno, è affidata alla collaudata regia di Elisa Campari e Isabella Gemignani le due gran dame di Artour. Elisa e Isabella oltre ad assicurare alla loro manifestazione i migliori espositori del mercato italiano e alcune rilevantissime presenze internazionali, stanno mettendo a punto un ampio programma di proposte colturali e culturali, incontri, occasioni di approfondimenti, laboratori. Per fare ancora di più di Colorno il punto di riferimento imperdibile di ogni pollice verde italiano. Il grande successo della manifestazione primaverile dimostra al di là di ogni dubbio che questa loro scommessa è stata vinta. L'appuntamento autunnale completa l'offerta e conferma la leadership de Nel segno del Giglio nel calendario, per altro molto affollato, delle manifestazioni europee dedicate al giardinaggio di qualità. Segniamoci quindi in agenda il 13 e 14 ottobre per un appuntamento che ci piacerà e che darà linfa e vita nuove al nostro giardino! Orari di apertura: 9,30 - 18,30. Per informazioni sulla Mostra: ARTOUR, tel. 0521.282431 - 0521.235708 e-mail: info@artourparma.it Informazioni turistiche: IAT Colorno, tel. 0521 313790; IAT Parma, tel. 0521.218889; Parma Point, tel. 0521.931800Novità primavera
A Colorno, Oscar Tintori, presenta la sua Collezione di Aranci "Bizzaria", varietà risalente al 1644 che si credeva perduta
A Colorno, per la diciannovesima edizione de "Nel segno del Giglio", i vivaisti invitati offriranno al pubblico molte novità e curiosità. L'appuntamento da non perdere è quindi per il 27-29 aprile, nel Parco della Reggia di Maria Luisa, a Colorno appunto, nei dintorni di Parma. Tra le presenze più attese quella del vivaio di Oscar Tintori perché alla mostra mercato di Colorno proporrà la sua affascinante collezione di Citrus aurantium "Bizzaria", ovvero dell'Arancio bizzarria Si tratta di una vera rarità, molto particolare perché, pur avendo i caratteri genetici dell'arancio amaro, presenta frutti sia dell'arancio amaro che del limone cedrato e frutti mostruosi, bitorzoluti, dai colori giallo, arancione e verde, con le caratteristiche morfologiche di entrambe le specie. È una pianta di medio vigore, dal portamento piuttosto assurgente, con foglie sia ovoidali-ellittiche con picciolo alato, che strette ed ellittiche, deformate o increspate, a volte anche con variegature di colore verde più o meno intenso. Nel testo del 1674 di Pietro Nati, che fu direttore dell'Orto Botanico di Pisa, si legge che venne scoperta a Firenze nel 1644 nel giardino della villa suburbana dei marchesi Panciatichi, detta della 'Torre degli Agli'. Un frutto della "Bizzarria" fu disegnato da Baldassarre Franceschini da Volterra, detto il Volterrano, nel XVII secolo. A distanza di oltre trecento anni regna ancora molta confusione e incertezza sull'origine di questa particolare varietà che racchiude in un solo frutto le caratteristiche dell'arancio amaro e del limone cedrato. La teoria più accreditata è quella della chimera o ibrido d'innesto, generata casualmente dall'insorgenza di una mutazione gemmaria avvenuta tra il portainnesto arancio amaro ed il domestico di limone cedrato; tale mutazione avrebbe provocato la nascita di un germoglio avente i caratteri di entrambe le specie. Altri botanici in passato hanno anche affermato che potrebbe trattarsi dell'unione di giovani piantine di specie diverse attraverso metodi di innesto più o meno strani, oppure che si tratti di un ibrido sessuale creato dalla fusione dei pollini dell'arancio amaro e del limone cedrato. La "Bizzarria", che si pensava fosse andata perduta all'inizio del '900, è stata ritrovata circa venti anni fa, nel giardino della Villa Medicea di Castello, conservata e riprodotta tramite innesto. Per evitare che questa varietà, così rara e particolare, vada nuovamente perduta, la "Bizzarria" è stata portata anche nel giardino di Boboli nel 1995 ed introdotta presso l'Orto Botanico di Firenze nell'Aprile dello scorso anno. A Colorno anche i collezionisti privati l'avranno finalmente a disposizione."Empirica officina di scienze ed arte" sarà presente alla 19^ edizione de "Nel segno del Giglio" in programma nei giorni 27, 28 e 29 aprile 2012 nel Parco della Reggia di Colorno. Vi interverrà con un laboratorio di scienze dotato di microscopi, in cui verranno svolte attività di botanica, zoologia, ornitologia, fisica. In particolare si pensa di proporre attività scelte tra i seguenti argomenti: i fiori e i semi, gli insetti, gli uccelli, i muschi e i licheni, i funghi, la densità o il magnetismo; con un laboratorio di disegno dal vero ed eventualmente di attività con la creta, da svolgersi sia nello spazio assegnato che en plein-air; con uno stand dove presentare le attività che Empirica ha programmato ed eventualmente anche le attività di altre associazioni del territorio con cui Empirica collabora. Durante le giornate di venerdì e sabato saranno organizzati laboratori per le scuole e sarà cura dell'associazione tenere i contatti e le prenotazioni.
Nel segno del giglio edizione di primavera

fonte: Studio Esseci
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Nel segno del Giglio
Edizione 2010Colorno e il suo magnifico Parco delle Reggia si apprestano all'edizione numero 17 di una mostra mercato che è ormai di riferimento in Italia e che ha saputo tessere anche importanti collegamenti con analoghe manifestazioni in Europa, primo fra tutti quello con "Les journees des plantes de Courson", mostra che da anni è gemmellata con questa di Colorno. Un binomio reso ancora più forte nel comune ricordo de La Grande Babet, la Principessa Luisa Elisabetta di Francia, figlia primogenita di Luigi XV, sposa di Don Filippo di Borbone, Duca di Parma, madre di Isabella moglie di Giuseppe d'Ausburgo, Imperatore d'Austria, e di Maria Luisa, moglie di Carlo IV Re di Spagna. Nel 250^ anno da scomparsa, La Grande Babet avrà nell'amatissimo Parco della sua Reggia l'omaggio che certo le sarà più gradito: quello di un mare di fiori che partendo dai sentieri che si snodano nel magnifico Parco in cui amava andare a cavallo, giungeranno a lambire il raffinato parterre disegnato per lei dal grande Le Notre, qui convocato appositamente da Versailles. Babet, grande regista di alleanza tra Corti, regnò su Parma trasformandola nella "Atene d'Italia" e fece di Colorno la sua splendida Versailles. Un omaggio dovuto anche in ossequio al nome della ormai celebre Mostra mercato del giardinaggio di qualità nata e ospitata a Colorno: Nel segno del Giglio richiama infatti il Giglio, emblema dei Farnese. E sono i gigli che accompagnano un celebre ritratto di Babet, oppure le fronde del Parco, in un altro altrettanto famoso ritratto, questa volta in veste di cacciatrice. Dal 23 al 25 Aprile a Colorno si vivrà quindi un clima di grande festa con un parco rutilante di colori e profumi e le porte della Reggia spalancate alla visita. In questa grande Festa non mancheranno convegni, proposte culturali come la mostra fotografica "Dal bianco al nero" dedicata a Stanislao Farri, momenti musicali con concerti d'organo nella Cappella Ducale di San Liborio, offerte naturalistiche, idee per i più piccoli, biciclettate lungo gli argini del Grande Fiume, e addirittura un raduno di auto d'epoca targato Mercedes Benz. Non mancherà nemmeno lo storico appuntamento con il Premio Pizzetti che una giuria di esperti assegnerà tra gli stand della Mostra Mercato.