TERRENO di COLTURA Le camelie sono piante
acidofile. Prediligono suoli sciolti, freschi, profondi, con pH
neutro acido (4,5-6) e preferibilmente non calcarei.
Il terriccio di coltura sarà composto da torba
bionda (35%), terriccio di scopa e/o erica (30%), terriccio
concimato organico (5%), perlite (10%), pomice vulcanica (20%). Ad
esso, sarà aggiunto all’impianto concime organico ricco
d’azoto per favorire lo sviluppo vegetativo.
La
buca, eseguita a mano, sarà foderata da tessuto n/tessuto
permeabile con funzione drenante e di protezione del pane radicale
originale.
Drenaggio:
perlite+pomice
Tessuto n/tessuto
Terriccio
di coltura
IRRIGAZIONE ed
ESPOSIZIONE
L’acqua prevalentemente ricca di calcio tende a rendere
difficile l’adattamento di questo genere vegetale. Tuttavia,
alcuni accorgimenti tecnici possono by-passare codeste difficoltà,
facilitando il loro attecchimento. E’ quindi auspicabile dotare
di un filtro anticalcare a ioni attivi (di facile reperibilità)
il rubinetto d’acqua più prossimo al gruppo vegetale di
riferimento.
Tali considerazioni ci orientano alla scelta del
luogo finale d’impianto ovvero in un ‘posto’ ove le piante
possano ricevere, indipendentemente dalla rigorosa preparazione
del terreno di coltura, quel tanto di riparo dal sole diretto da
farle prosperare in piena terra senza doverle irrigare
frequentemente ed apportare dosi di calcio non richieste.
Attenzione:
le cultivars di colore bianco, bianco rosa si adattano a posizioni
più ombreggiate (a ridosso dei muri, sottobosco, ecc). Le
cultivars con colore più acceso (rosso, cremisi, variegate),
invece, gradiscono qualche ora di luce diurna evitando sempre
l’esposizione diretta che può causare danni al fogliame
(ustioni, ecc).
Una seconda concimazione è
prevista (e consigliata) nel periodo di post-fioritura ovvero
marzo/aprile a base di un concime completo a base organica in
ragione di 1kg/mc di terriccio di coltura. Concimi preferiti dalle
camelie sono la cornunghia (farina d’ossa macinata) e letame
maturo e ben stagionato
CIMATURE/POTATURE
Fino al secondo anno
dall’impianto, le camelie non saranno potate in modo che esse
possano adattarsi naturalmente nel portamento e nella forma. Dopo
questo periodo, le potature avranno cadenza annuale e sarà
eseguita dopo il periodo di fioritura. Gli interventi saranno più
o meno energici in relazione allo sviluppo della pianta e alle
naturali tendenze delle cultivar in esame.
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