HIROSHIGE
Il maestro della natura
Museo Fondazione Roma
Via del Corso 320, Roma
Tel 06 6786209 -
www.fondazioneroma.it
17 marzo - 7 giugno 2009
La prima sezione, "Il mondo della natura" raggruppa stampe che sono dei capolavori di rappresentazione di elementi della natura: uno stormo di oche selvatiche che in volo attraversano uno scorcio di luna piena o un piccolo branco di salmonidi, ayu, che risale la corrente striata di bianco e d'azzurro o l'improvviso scroscio di una cascata che aggetta da una roccia su un abisso con un rosso acero d'autunno.
La seconda, "Cartoline dalle province" è dedicata a opere in cui Hiroshige interpreta località del Sol Levante divenute famose per una caratteristica naturale (una cascata suggestiva, rocce di forma singolare, un albero contorto sulla scogliera), per una veduta spettacolare (gorghi profondi in uno stretto di mare, un lieve ponte sospeso su un precipizio) o per i loro valori mitologici, letterari o come frequentati punti d'incontro. La terza "La via per Kyoto" è dedicata alle due grandi vie che collegavano la capitale imperiale di Kyoto a quella amministrativa di (Tokyo) Edo, rispettivamente lungo la costa (T?kaid?) e nell'interno (Kisokaid?). In questa sezione è contenuta l'opera Cinquantatré stazioni di posta del T?kaid?, universalmente considerato il capolavoro di Hiroshige realizzato tra il 1833 e il 1834, poco dopo il viaggio fattovi dal grande maestro. Nella quarta "Nel cuore di Tokyo" è rappresentato il vedutismo di Edo, la "capitale orientale", l'attuale Tokyo dove risiedeva lo sh?gun, il capo militare e politico del Giappone. Un centinaio e più di luoghi che gli abitanti e i visitatori frequentavano costantemente come "la città senza notte" di Yoshiwara coi suoi eleganti postriboli, Saruwach? la via dei teatri, Nihonbashi punto di riferimento per ogni viaggio e di misura di ogni distanza del paese.
Una sezione a parte "Il vedutismo di Hiroshige nella prima fotografia giapponese", a cura di Rossella Menegazzo, testimonia con foto e cartoline di paesaggio e di luoghi celebri, a qualche decennio di distanza, l'influsso che il maestro ebbe sul nuovo mezzo visivo, e sull'immaginario dei primi fotografi: il taglio visivo delle inquadrature, la scelta dei luoghi già da lui resi famosi nelle stampe, il suo "modo di vedere" la realtà della natura perdurarono anche nelle nuove immagini. Tanto da far percepire una continuità quasi naturale dalla tradizione pittorica dell'ukiyoe alla modernità del mezzo fotografico.
Infine, per un confronto ravvicinato Hiroshige - Van Gogh, in mostra sono presenti anche tre riproduzioni di capolavori di Vincent van Gogh (Ponte sotto la pioggia: dopo Hiroshige, Il giardino dei susini a Kameido: dopo Hiroshige e Piccolo pero in fiore, conservate al Van Gogh Museum di Amsterdam e impossibili da trasportare a causa delle delicate condizioni conservative) ispirati direttamente ai quadri di Hiroshige (i primi due presenti in rassegna). Per volontà del Presidente Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, le opere sono state riprodotte al vero e in altissima risoluzione dalla Rai, secondo una speciale tecnica di elaborazione digitale che rende visibili i colori e i particolari dell'originale nei minimi dettagli. Riproduzioni che fanno parte del progetto "Le mostre impossibili", ideato da Renato Parascandolo, e che consentono così di vedere eccezionalmente a confronto i capolavori dei due maestri.

Orario apertura:
tutti i giorni dalle 10 alle 20
lunedì chiuso
la biglietteria chiude un'ora prima
Biglietti
intero: € 9,00
ridotto: € 7,00
scuole: € 4,00
Biglietto famiglia
(nuclei familiari di almeno 3 persone)
adulti e giovani fino a 26 anni € 7,00
bambini fino a 6 anni gratuito
VITA E OPERE
Nato a Edo (Tokyo) nella famiglia di un samurai funzionario dei vigili del fuoco nel 1797 a tredici anni, dopo la scomparsa di entrambi i genitori, ne ereditò la carica. Questo fatto, e la rendita che ne derivava, lo resero relativamente indipendente dalle fortune della sua passione di artista, ma anche ne ritardarono la crescita. Divenuto allievo di Utagawa Toyohiro (1763?-1828) ne assorbì l'interesse per il paesaggio, ma la sua fioritura lo portò a uno stile totalmente diverso e al successo solo dopo la morte del maestro.
La produzione artistica di Hiroshige annovera diversi generi, tra cui stampe di attori, guerrieri e cortigiane ma soprattutto immagini della natura: stampe di fiori, uccelli e pesci e, dagli anni trenta, il paesaggio, in cui introdusse un nuovo stile che lo portò alla fama immediata e a misurarsi con Hokusai. Con le Cinquantatré stazioni di posta del T?kaid? ebbe un successo strepitoso e stimolò la produzione di moltissime altre serie paesistiche. Nel 1837 iniziò a collaborare alla realizzazione delle Sessantanove [vedute] del Kisokaid?, già iniziata da Eisen e a cui finì per subentrare del tutto creando 47 delle 71 tavole. Così negli anni trenta divenne il paesaggista più in voga e lavorò a molte altre serie, dalle Vedute celebri di Kyoto del 1834 alle Cento vedute celebri di Edo, dal 1856 al 1858. Agli anni tra il 1856 e il 1858 risalgono anche i tre trittici sul tema tradizionale dei tre bianchi, di neve, luna, fiori: Monti e fiumi lungo il Kisokaid?, Veduta notturna degli otto luoghi celebri di Kanazawa e Paesaggio dei gorghi di Awa.