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Ottobre 2011: Georgia O'Keeffe a Roma

GEORGIA O'KEEFFE
4 ottobre 2011 - 22 gennaio 2012
Roma, Fondazione Roma Museo, Palazzo Cipolla
A cura di Barbara Buhler Lynes

Un'icona dell'arte americana del XX secolo
Georgia O'Keeffe Calla Lilies, 1924 olio su tela, cm 40,6 x 30,5 Mission Hills, KS, Private Collection © 2009 Georgia O'Keeffe Museum / © Georgia O'Keeffe by SIAE 2011

Per la prima volta in Italia una grande retrospettiva storica intende esplorare il complesso universo dell'artista che, attraverso la visione delle forme naturali e architettoniche del mondo, ha cambiato il corso della storia dell'arte moderna. Promossa dalla Fondazione Roma, organizzata dalla Fondazione Roma Arte Musei con Kunsthalle der Hypo-Kulturstiftung, Helsinki Art Museum e Arthemisia Group, in collaborazione con il Georgia O'Keeffe Museum, la mostra sarà ospitata nelle prestigiose sale del Museo Fondazione Roma, Palazzo Cipolla, dal 4 ottobre 2011 al 22 gennaio 2012. Dopo la sede romana l'esposizione si trasferirà a Monaco, presso il Kunsthalle der Hypo-Kulturstiftung, dal 3 febbraio al 13 maggio 2012 e, successivamente, a Helsinki, presso l'Helsinki Art Museum, dal 31 maggio al 9 settembre 2012.

Georgia O'Keeffe è fra le più famose artiste d'America. Nel 1920 divenne una delle capofila dell'arte modernista riscuotendo una straordinaria attenzione e un grande successo di pubblico e di critica. La sua produzione è tuttavia poco conosciuta al di fuori dei confini americani e, benché alcune delle opere dell'artista siano state occasionalmente esposte in Europa, questa retrospettiva costituisce la prima vera occasione per far conoscere al pubblico italiano il suo lavoro.

Informazioni utili per visitare la mostra

Georgia O'Keeffe 4 ottobre 2011 > 22 gennaio 2012
Luogo Palazzo Cipolla - Via del Corso,320 - Roma Tel + 39 06 6786209
Orari- martedì > domenica ore 11.00 > 20.00 La biglietteria chiude alle ore 19.00
Aperture straordinarie:- 1 novembre - 8 dicembre- 24 dicembre ore 11.00>14.00- 25 dicembre ore 15.00>20.00- 26 dicembre - 31 dicembre ore 11.00>14.00- 1 gennaio ore 15.00>20.00- 6 gennaio.
Ulteriori informazioni
info@fondazioneromamuseo.it

Georgia O'Keeffe Purple Petunias, 1925 olio su tela, cm 40,2 x 33 Collection of The Newark Museum Bequest of Cora Louise Hartshorn © 2009 Georgia O'Keeffe Museum / © Georgia O'Keeffe by SIAE 2011

La mostra, a cura di Barbara Buhler Lynes, curatore del Georgia O'Keeffe Museum, Direttore del Centro Ricerca del Museo e massima esperta di Georgia O'Keeffe, presenta oltre 60 opere provenienti dalla Collezione del Georgia O'Keeffe Museum di Santa Fe in Nuovo Messico, che ospita più della metà della produzione dell'artista. La rassegna è arricchita da altri importanti prestiti che provengono dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, dalla National Gallery of Art di Washington, dal Whitney Museum of American Art di New York, dal Philadelphia Museum of Art e da prestigiose collezioni private.


Georgia O'Keeffe Open Clam Shell 1926 olio su tela cm 50,8 x 22,9 Private Collection © 2009 Georgia O'Keeffe Museum / © Georgia O'Keeffe by SIAE 2011
Georgia O'Keeffe Calla Lilies on Red, 1928 olio su tela, 81.6 x 43.5 cm Santa Fe, NM, Georgia O'Keeffe Museum Gift of Anne Windfohr Marion © 2009 Georgia O'Keeffe Museum / © Georgia O'Keeffe by SIAE 2011

I fiori di Georgia O'Keeffe

Dalla metà degli anni Venti l'artista Georgia O'Keeffe dipinge spesso fiori, frutta, paesaggi e alberi, raffigurandoli in dimensioni macroscopiche, come se fossero visti attraverso uno zoom. Durante questi anni Georgia O'Keeffe produce una ricca serie di opere dedicate alle calle, al punto che l'artista verrà soprannominata "signora delle calle", ma come preciserà lei stessa nel 1931: "La gente penserà che io abbia una passione per le calle perché le ho dipinte spesso nei miei quadri. In realtà non è affatto così. Ho cominciato a dipingerle per curiosità, volevo capire perché qualcuno le odiasse tanto e qualcun altro le amasse" Nonostante il figurativismo dei quadri con i fiori macroscopici, i critici continuano ad associarli alla sfera femminile e alla sessualità dell'artista. In realtà O'Keeffe ha saputo cogliere la natura androgina presente nella maggior parte dei fiori, come si vede chiaramente nel quadro Calla Lilies (Calle) del 1924, dalla forma ovale del fiore e dall'infiorescenza gialla che spunta al centro. O'Keeffe rifiuta però le interpretazioni freudiane delle sue opere, che concepisce essenzialmente come una celebrazione della sensualità e sessualità delle forme presenti nel mondo naturale. I fiori macroscopici di Georgia O'Keeffe hanno certamente rivoluzionato la tradizione della pittura floreale fatta solitamente di nature morte con fiori rappresentati nei vasi o nei mazzi. In Petunia No. 2 (Petunia N. 2) del 1924 e Purple Petunias (Petunie viola) del 1925, i colori vivaci e le forme compresse nella tela attirano lo sguardo dello spettatore all'interno dei fiori. Le inquadrature ingrandite, ravvicinate e angolari dimostrano ancora una volta l'influenza della fotografia nell'opera dell'artista.

LA MOSTRA

L'esposizione, suddivisa in quattro sezioni cronologiche e tematiche, ripercorre la vita e la produzione di Georgia O'Keeffe, dalle sue prime opere astratte fino agli anni trascorsi a New York e in Nuovo Messico.
Sezione 1 - Gli anni giovanili
Sin dall'inizio della sua carriera, Georgia O'Keeffe riesce a emergere e a contraddistinguersi all'interno del panorama culturale americano di quel periodo. La prima sezione illustra la produzione degli anni Dieci, fortemente influenzata dalle teorie rivoluzionarie del suo insegnante Arthur Wesley Dow, il quale incoraggiava gli artisti ad abbandonare la vecchia tradizione del Realismo imitativo per una rappresentazione dei propri sentimenti e delle proprie esperienze ottenute attraverso una perfetta armonia tra linee, figure e notan (i giochi di luci e ombre secondo l'arte giapponese). Georgia O'Keeffe comincia così la ricerca di un proprio linguaggio espressivo e, nel 1915, realizza una serie di opere astratte a carboncino, e successivamente di acquarelli e carboncini.
Sezione 2 - New York
Dal 1918 comincia una stretta collaborazione lavorativa tra Georgia O'Keeffe e Alfred Stieglitz fino al matrimonio nel 1924. La seconda sezione illustra la produzione dell'artista durante gli anni trascorsi a New York, dove diventa sempre più famosa.
Sezione 3 -Nuovo Messico
La terza sezione illustra la produzione di Georgia O'Keeffe durante tutta la sua permanenza in Nuovo Messico, dove l'artista decide di trascorrere alcuni mesi l'anno, a partire dal 1929. La vastità, i colori esotici e le forme di questa terra diventano subito nuova fonte di ispirazione. Georgia O'Keeffe Petunia No. 2, 1924 olio su tela, cm 91,4 x 76,2 Santa Fe, NM, Georgia O'Keeffe Museum Gift of The Burnett Foundation and Gerald and Kathleen Peters © 2009 Georgia O'Keeffe Museum / © Georgia O'Keeffe by SIAE 2011
Sezione 4 - Gli ultimi anni
Dagli anni Cinquanta in poi, O'Keeffe comincia a rappresentare nelle sue opere la casa di Abiquiu come nel dipinto My Last door del 1952/54 o nella fotografia Georgia O'Keeffe's Abiquiu House, Studio Door (La casa di Abiquiu di Georgia O' Keeffe, la porta dello studio) del 1960 circa. Nel 1972, una degenerazione maculare compromette la vista di O'Keeffe permettendole solo una visione periferica. Comincia così a dipingere solo con assistenza, producendo oli e acquarelli come Untitled (From a Day with Juan) (Senza titolo, Da una giornata con Juan) del 1976-77 e Untitled (City Night) (Senza titolo, Notte metropolitana) del 1970 circa, un'opera che rivisita le forme del suo quadro precedente intitolato City Night (Notte metropolitana) del 1926. A corredo delle sezioni, una serie di fotografie realizzate da celebri fotografi americani come Ansel Adams, Arnold Newman, Todd Webb e, naturalmente Alfred Stieglitz, consacrano momenti e luoghi dell'appassionante vita dell'artista. Lungo il percorso espositivo anche alcune fotografie realizzate dalla stessa O'Keeffe durante gli anni trascorsi in Nuovo Messico. La mostra termina con una ricostruzione dello studio di Ghost Ranch dove sono esposti anche i suoi strumenti di lavoro e oggetti personali, prestati dalla Collezione del Georgia O'Keeffe Museum, per introdurre il visitatore all'interno dell'abitazione dell'artista e al paesaggio circonstante.

L'artista

Georgia O'Keeffe White Iris, No. 7, 1957 olio su tela, cm 101,6 x 76,2 Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza © 2009 Georgia O'Keeffe Museum / © Georgia O'Keeffe by SIAE 2011 Georgia O'Keeffe nasce il 15 novembre 1887, a Sun Prairie, Wisconsin. Nel 1905 si iscrive all'Art Institute of Chicago e nel 1907 frequenta l'Art Students League, a New York. Nel 1908 vince il premio League's William Merritt Chase con il dipinto Untitled (Dead Rabbit with Copper Pot) (Senza titolo, Lepre morta con vaso di rame). Tra il 1908 e il 1912 O'Keeffe smette di dipingere perché sente che la tradizione del Realismo che le era stata insegnata non le appartiene più e comincia a insegnare in diverse scuole: all'University of Virginia, al Columbia College, nel Sud Carolina, alla scuola pubblica di Amarillo, Texas, e al West Texas State Normal College, Canyon. Nel 1912 frequenta un corso per insegnanti presso la University of Virginia e rimane affascinata dalle teorie rivoluzionarie di Arthur Wesley Dow il quale era convinto che l'opera d'arte dovesse trasmettere i sentimenti e le sensazioni dell'artista attraverso armoniche combinazioni di linee, forme e notan (i giochi di luci e ombre secondo l'arte giapponese). Ispirata dalle teorie di Dow e dalle sue lezioni al Teachers College della Columbia University O'Keeffe realizza, nel 1915, una serie di disegni a carboncino molto astratti e decisamente innovativi rispetto alla produzione artistica statunitense di quel momento. Alcuni di questi disegni arrivano ad Alfred Stieglitz, il celebre fotografo americano, fondatore della galleria modernista 291, che, nel 1916, ne sceglie alcuni da esporre in una collettiva alla 291. Nel 1917 Alfred Stieglitz organizza la prima personale di Georgia O'Keeffe alla Galleria 291 e nel 1918 la promettente artista si trasferisce a New York, sotto suo invito. Nel 1924 Georgia O'Keeffe e Alfred Stieglitz si sposano. Dopo il trasferimento a New York, Stieglitz esorta la moglie a dipingere a olio e lei realizza alcuni degli oli astratti più straordinari di tutta la sua carriera. A causa della lettura in chiave sessuale delle sue opere astratte da parte della critica, O'Keeffe riprende a dipingere forme figurative e i suoi quadri successivi raffigurano le architetture dei palazzi newyorchesi e i fiori macroscopici che la renderanno famosa come pittrice figurativa e come una delle figure più celebri e rappresentative del panorama artistico americano dell'epoca. O'Keeffe e il marito vivono e lavorano insieme a New York dove trascorrono i mesi invernali e primaverili, mentre durante l'estate e l'autunno, vivono nella tenuta di famiglia di Stieglitz, a Lake George, a nord di New York. Nel 1929 O'Keeffe è alla disperata ricerca di nuove fonti di ispirazione e parte alla volta del Nuovo Messico dove trascorrerà la prima di tante estati passate a dipingere. Ogni anno, fino alla morte di Stieglitz nel 1946, il marito le organizza una personale a New York, alla Anderson Gallery (1923-1925), e nelle sue due gallerie, The Intimate Gallery (1925-1929) e An American Place (1929-1946). Nel 1949 O'Keeffe si trasferisce definitivamente in Nuovo Messico. Quei paesaggi così particolari e di straordinaria bellezza sono di grande ispirazione per il suo lavoro e continueranno ad alimentare la sua creatività fino a metà degli anni Settanta, quando una degenerazione maculare le compromette la vista. Nel 1984 l'artista smette di lavorare per ragioni di salute e muore nel 1986, all'età di 98 anni.

fonte: Ufficio Stampa Arthemisia Group
Catalogo Skira


 




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